I pannelli didattici del Parco delle Cave raccolgono informazioni storiche, geologiche e antropologiche per illustrare l'importanza delle Cave nella comunità valligiana nei secoli scorsi..

Il catalogo di una mostra etnografica temporanea nel 1982 per raccontare il ruolo delle donne della Bürsch quasi una ‘prova’ per la futura ‘Casa Museo’ nata 5 anni dopo..

La raccolta del fieno selvatico che cresce nei terreni impervi era affidato a donne esposte a gravissimi rischi. Uno scenario indetio di vita alpigiana nell'alta Valle d'Andorno..

Nei primi decenni dell’Italia unita le donne dell’Alta Valle d’Andorno sono protagoniste nella vita sociale ed economica delle famiglie e della comunità..

35 anni fa la grande nevicata in Alta Valle del Cervo, forse l'ultima imponente nevicata nel nostro territorio. Un evento che abbiamo cercato di ricostruire attraverso articoli d'epoca, foto e testimonianze raccolte tra i volontari e i tanti amici della nostra Associazione..

Il presente elaborato si propone di rintracciare il ruolo culturale dell’Alta Valle Cervo, l’area geografica finale della Valle Cervo, nel Biellese, caratterizzata da un ambiente naturale e da una storia particolari, che la rendono diversa dalle altre valli biellesi..

Un libro per raccontare la Casa Museo dall'ideazione ad oggi ma anche la storia della Bürsch , della sua gente e dell'evolversi delle istituzioni pubbliche dal 1987 ai giorni nostri. Pubblichiamo la Recensione di Sergio Marucchi da "Rivista Biellese", gennaio 2018, anno 22, n. 1.

L'itinerario, breve ed adatto ad essere percorso, si diparte da Campiglia Cervo capoluogo (780 m s.l.m.) nell’Alta Valle del Cervo (Alpi Biellesi) in provincia di Biella e giunge fino alla frazione Jondini (940 m s.l.m.). Si snoda lungo la sponda destra orografica del torrente Cervo e percorre l’antica strada pedonale che collega Campiglia con Jondini..

Un sentiero che unisce quasi tutte le frazioni dei tre comuni (San Paolo Cervo, Campiglia Cervo e Quittengo), da percorrere una volta o a tappe. Un anello fruibile praticamente tutto l’anno, per godere dei vari aspetti naturali che le stagioni propongono nel loro eterno susseguirsi. Un’immersione nella storia dell’alta valle del Cervo grazie ai pannelli esplicativi dei “punti di interesse”..

La Valle del torrente Cervo, nella zona montana del Biellese, delimitata da una corona di monti che si specchiano nelle acque del Lago della Vecchia, scende da Nord Ovest a Sud Est, verso Biella;.

Questo lavoro nasce da un interesse personale per gli ecomusei, sviluppatosi nel corso di due esperienze lavorative come operatrice museale nell’ambito della Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea nell’estate 2011 e della Rete Museale Biellese in quella del 2013..

La costruzione di una mappa di comunità, intesa quale processo di costruzione compartecipato e condiviso, è un’azione strettamente legata al concetto di Ecomuseo..

Questa tesi ha come argomento la Casa Museo di Rosazza, una piccola realtà museale sorta nel 1987 in Alta Valle Cervo, in provincia di Biella, con lo scopo di tramandare e valorizzare la storia, il costume, la cultura e le tradizioni di questa piccola vallata delle prealpi biellesi..

La principale risorsa dell’Alta Valle del Cervo è stata per oltre un secolo la sienite, roccia magmatica intrusiva che per le sue caratteristiche meccaniche ed estetiche è considerata tra i migliori materiali da costruzione, tanto che le opere realizzate in questo materiale sono tuttora presenti in molte parti d’Italia e del mondo..

Per sapere a quale specie appartiene una pianta si deve procedere alla sua determinazione. Questa operazione si basa su un’attenta verifica dei caratteri del fiore, della foglia, della radice o altro, secondo la necessità del caso..

Nelle culture dell’antichità gli alberi erano tra le figure più usate e diffuse tra i simboli religiosi ed esoterici, assimilati spesso a delle divinità, veicolo di comunicazione tra il piano materiale e quello spirituale, unione tra passato (radici), presente (tronco) e futuro (rami e foglie)..